(Se
ti piace lo puoi anche condividere nella tua bacheca e/o nel gruppo dove sei
iscritto. Puoi far iscrivere le compagne, amiche e i compagni e amici nel
gruppo FACCIAMO RINASCERE IL PCI
https://www.facebook.com/#!/groups/210253489027357/ GRAZIE)
In sicilia, ci sono i teatrini dei burattini, dove a tirar i burattini ci sono delle
persone che si chiamano “pupari”. Bene un “puparo” può tirar i fili a decine e
decine di burattini, facendoli muovere e parlare come vuole, lui è quello che
decide la scena e la durata dello spettacolo. Nei social network ci sono decine
e decine di personaggi che purtroppo hai il compito dal “puparo” di turno di
mettere solo confusione e crando nella mente delle persone solo favole. Si
favole su favole, che vengono a volte, inconsapevolmente raccolte nella
formazione e la nascita dei gruppi. Questi personaggi che io li definerei
burattini non si chi è il puparo, sarebbe grave se fossero loro
puparo-burattino. L’ultima favola che è stata creata sui social network, da personaggi
che si ritengono di sinistra e comunista,
è quella che per la formazione di un partito o l’utilizzo di un logo
politico, serve una legge ad iniziativa popolare, bella favola, in parole
povere, un partito o movimento o l’utilizzo di un logo politico, sarebbe
secondo questo puparo e questi burattini, una legge dello Stato Italiano o
sottoposta a un referendum popolare. Da qui lo spunto di questo post, che
l’ignoranza è ancor più grave di una malattia. La malattia si può curare
l’ignoranza no. Perché queste persone producono queste false informazioni, perché creano sempre confusione su
confusione, nel nostro paese ormai c’è tanta confusione, c’è tanta incertezza
che certezza, perché nei social network non si parla di questioni reali e
concrete attuali. Una risposta è plausibile no, non si può parlare di questo e
chi ne parla deve essere attaccato e isolato, deve essere messo in un angolo,
perché, secondo i pupari e burattini, il
popolo non deve assolutamente essere cosciente di quello che sta succendo, ci
sono i pupari e burattini che a loro volta risolvo tutti i problemi. Tutto
questo ha una causa ben specifica, considerato che i mass media, scrivono fiumi
di inchiostro, che nel nostro paese non c’è una classe dirigente di opposizione
adeguata, si vorrebbe creare questa opposizione dai social network. Tanti profeti che predicano tutti la “Buona
Novella”, tutti che predicano, come vegenti, cartomanti e chiromanti, non come
uscire dalla crisi ma il dopo, come se la crisi economica-finanziaria, sia un
nuvola passeggera nel fantastico mondo del pifferaio magico. Oggi i novelli
predicatori della Buona Novella, sono nella confusione, tutti con simboli con
la scritta il loro nome, di questi novelli predicatori, che si defiscono di
sinistra, ancora una volta predicano nel buio, senza un programma e senza una
prospettiva, alcuni di loro sono contenti per come i “pupari” siciliani hanno
tanti “burattini” da gestire. Mi viene in mente ora lo show Rock Politik con
Celentano e Benigni del 2005, la famosa lettera al presidente, nel momento che
si domanda “le cose che hai fatto brutte e quelle belle quando fece…una cosa
bella la dobbiamo trovare…” cosi questi predicatori della Buona Novella, ci
debbono dire cosa pensano e che cosa vorrebbero fare per la società eppure il
popolo a questi predicatori il popolo li segue. Oggi, nel congratulare, il
fenomeno del gruppo FACCIAMO RINASCERE IL PCI, con 3920 iscritti. Il gruppo sta iniziando a prendere concretezza e suscitare
interresse anche al di fuori del social network. Stiamo diventando un vero
movimento d'opionione comunista e della sinistra italiana. Tutto questo grazie
a tutte e tutti noi per le nostre argomentazioni. Anche se si siamo in
tanti ancora siamo in pochi. Ci siamo agitati perché abbiamo l’entusiasmo, ci
siamo organizzati in un gruppo perché è la nostra forza l’unione, abbiamo
studiato e continueremmo a studiare perché c’è bisogno di tutte le intelligenze.
Hanno portato l’Italia alla rovina, e a
noi comunisti toccherà di salvarla. In questo gruppo non ci sono né pupari e né
burattini ma solo compagne e compagni che vorrebbero cambiare l’Italia, con
idee nuove, nuovi visi, è la consapevolenza che il cambiamento, si deve
rovesciare la piramide, con il vertice della piramide rivolto verso il basso e
la base in alto, allora ci sarà un totale ed un equilibrio di democrazia di
equità sociale.
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